Come sia entrato nella mia vita Giuseppe Scalarini lo ricordo bene, grazie a Marina Cattaneo, vice direttrice della Fondazione Anna Kuliscioff di Milano ai Patti della Lettura 2021.
Dal giorno d’inverno in cui aprii il libro della sua storia sono passati due anni, tante scoperte, due mostre, nel 2022 e nel 2023. Due piccole ma sostanziose opere mosse dall’eminenza grigia di Ferdinando Levi e dal suo ardimentoso amore per la memoria del nonno.
Oggi a quasi un anno di distanza da quell’ultimo scatto in compagnia di Ferdinando non posso che ricordare con nostalgia tutte le sue telefonate, i ricordi e gli aneddoti, che forse al di fuori della famiglia, sono ancora leggenda. Quella sua voce tipicamente milanese, le parole profonde e calcolate, da saggio testimone della storia, non se ne andranno dalla memoria.
Spesso i ricordi svaniscono, lo diceva anche lui, “la storia è grande portatrice di polvere e pian piano tutto va a coprire”, però la sua presenza non uscirà così facilmente dalla mia mente. Quanto vorrei tornare indietro a quel giorno, poterlo salutare ancora una volta vendendo quegli occhi vispi da bambino, come in quella foto tra le braccia di nonno Giuseppe e invece non si può…
Quel giorno di aprile, in cui Marina mi ha telegraficamente avvisato della sua dipartita, tanto in me ha sofferto, ma nulla ha fermato il desiderio di dedicare la mostra in programma “Il vangelo Secondo Scalarini” alla sua memoria. Non posso che ringraziare anche la famiglia Tonino e Noëla Levi, che oggi portano con passione e impegno l'onere di tramandare e preservare la memoria di Scalarini e la Kuliscioff e il suo grande direttore Walter Galbusera sempre attivi nel promuovere il patrimonio documentario in possesso. All’alba di un nuovo anno altri progetti sono in corso d’opera per rendere giustizia al sogno di vedere, ancora una volta, Scalarini appassionare le genti: il popolo dell’Avanti! Gli operai e i proletari, attraverso quella sua sottile linea che ha dato vita a opere irriverenti e pressoché uniche.
A Ferdinando, rimani tra pagine della mia storia, grazie.