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LOLITA di Vladimir Nabokov





CITAZIONE

SCHEDA TECNICA


•Titolo: Lolita

•Autore: Vladimir Nabokov

•Pagine: 362

•Casa editrice: Adelphi

-

Leggere Lolità è un’esperienza totalizzante.

Un libro forte che dialoga con il lettore, lo cattura, come il ragno nella sua tela, cercando assiduamente di convincere il lettore nel suo contorto ragionamento. Lolita è un libro che suscita molte riflessioni, a tratti ironico, sicuramente crudo e culturalmente ricco; una lettura che colpisce nel profondo.

👧🏻

Lolita è una ragazzina quando incontra per la prima volta Humbert Humbert, un uomo, ormai maturo, con la passione per le “ninfette”, bambine ancora nella fase pre adolescenziale.

Instauratosi nella sua casa come ospite in poco tempo i due costruiranno un reciproco scambio di attrazioni ed azioni, fino ad arrivare al punto di non ritorno.

✒️

Leggere questo libro impone la necessaria premessa d’essere preparati al tema trattato, che bisogna vedere come elemento della trama e non nella prospettiva d’una giustificazione degli atti narrati…

📢

Consiglio la lettura ad un pubblico di lettori che abbiano già una buona conoscenza della letteratura e qualche rudimento di Francese, visto che nel testo è abbastanza presente.

Il mio suggerimento è inoltre quello di non fermarsi alla superficie, di arrivare nel profondo ragionamento etimologico e lessicale usato da Nabokov.

🔖


#quote Leggereste o avete mai letto Lolita❓

Scrivetelo nei commenti





Parlare di Lolita vi assicuro non è un'impresa facile, ogni parola va misurata, etimologicamente analizzata per veicolare il messaggio più chiaro possibile; non a caso Vladimir Nabokov, alla fine del libro,nella versione Adelphi, dedica alcune pagine alla spiegazione degli elementi più significativi della trama.


Mi è capitato spesso di sentire opinioni contrastanti riguardo questo libro, non posso negare che ogni lettore abbia una sensibilità differente, ma devo comunque ribadire un pensiero, a mio parere, fattuale, ci sono libri che esigono una base culturale e mentale più sviluppata di altri, questo non è razzismo letterario, snobismo, altezzosità da lettore accanito è semplicemente l’affermazione puntuale di una verità che non si può negare: per leggere servono degli strumenti e delle conoscenze. Leggere è un processo di crescita e per certi libri bisogna essere maturi sia mentalmente che culturalmente.

Non si può comprendere in maniera totalizzante Lolita senza recepire i suoi arguti e profondi significati, l’uso dei francesismi, la sottile arte dell’autore nel creare pathos all’interno della narrazione, nel rendere l’ardore delle tesi sostenute da Humbert Humbert o la sessualizzazione degli oggetti.

Lo stile diaristico del romanzo sottolinea maggiormente la volontà di entrare in intimità con il lettore, fino a plasmarlo convincendolo che la realtà non sia quella percepibile, ma quella mediata dalla narrazione di Humbert.

L’effetto disturbante del seduttore, in questo caso sia fisico che mentale, può creare persino un senso di oppressione, ma il tutto è pervaso da una velata satira che solo il lettore più attento saprà individuare.

Personalmente ho apprezzato di questo libro la capacità di colpire i sentimenti, creare il dubbio profondo, instillare nel lettore una sottile empatia per la vita e le disgrazie di Humbert, anche se questo non può definirsi una scusante per le sue azioni.

Concludo ribadendo l’idea che leggere sia il modo migliore per aprire la mente, non lasciamoci mediare dalle opinioni altrui, ma diventiamo sempre più capaci di creare la nostra idea e di cogliere al meglio gli spunti e le riflessioni.


Come sempre buona lettura!


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