•Titolo: Il ritratto di Dorian Gray
•Autore: Oscar Wilde
•Pagine: 204
•Casa editrice: edizione Crescere Edizioni
-
Grande classico e realtà di base della letteratura inglese.
Il Ritratto di Dorian Gray è un viaggio introspettivo nell'animo umano, nelle sue debolezze e perversioni, nelle difficoltà della crescita e dei cambiamenti.
Una narrazione unitaria, inizialmente più lenta, ma molto puntuale ed accurata, che si evolve in un finale semplicemente mozzafiato, ricco di enfasi.
Le ultime 50 pagine rendono l'importanza di questo libro.
Ho faticato a leggere il Ritratto di Dorian Gray, io, abituato ai saggi storici ed ai libri di Follett nella prima parte ho avuto difficoltà a leggere, perché?
Il motivo è semplice, i primi capitoli di Dorian Gray contengono il tipico elemento da "mattone", l'attesa. Molta filosofia interpretata dal personaggio di lord Henry ed un protagonista dal peso specifico quasi incalcolabile creano la tempesta perfetta per lungaggini e narrazioni minuziosamente curate. Questo rallentamento del testo però ha fatto modo di concedermi la possibilità di potermi concentrare su ogni singola pagina, lasciando la suspense in servo per i capitoli finali.
Consiglio questo libro a chi cerca un classico non troppo impegnativo, ma allo stesso tempo un buon trampolino di lancio per romanzi di grande formato!
La figura di Dorian Gray vi rimarrà vicino per lungo tempo, un narcisista senza mezzi termini, ignobile per certi versi o vittima del suo stesso destino? La parola a voi!
❓ #quotd Qual è per voi il valore della bellezza❓
IL POST LETTURA
ATTENZIONE!
LA PROSSIMA LETTURA È ADATTA SOLO A CHI HA GIÀ LETTO IL LIBRO
ANALISI DEL RITRATTO DI DORIAN GRAY
L’attesa vale i suoi frutti.
Il Ritratto di Dorian Gray, grande classico della letteratura inglese, opera tra le più celebri e celebrate di Oscar Wilde. Caposaldo e buona base per approcciarsi alle grandi letture, perché capace di sviluppare nel lettore il dono dell’attesa, differente dalla suspense, che possiamo notare principalmente nei capitoli finali.
Dorian Gray dona il suo massimo, infatti, nelle ultime 40 pagine che valgono le 150 precedenti. Con una metafora cinematografica si potrebbe descrivere questo libro come un film di Pupi Avati,che svela solo negli ultimi decisivi fotogrammi tutto ciò che volevamo e dovevamo sapere.
La penna di Wilde si rivela in tutta la sua maestria, capace d’unire elementi e creare un unicum nel panorama del suo tempo. I primi capitoli ci svelano la figura del protagonista unico e solo Dorian Gray, dalla bellezza dionisiaca ed incanto tipico della gioventù. Nell’atelier del pittore Basil, per il quale posa, farà la conoscenza di Lord Henry, uomo di grande cultura che lo porterà a conoscere un mondo diverso, rispetto al torpore incantato che fino a quel momento lo aveva contraddistinto. Lord Henry diviene così una figura fondamentale, un filo conduttore per la storia, l’unico amico reale di Dorian, le sue massime filosofiche ricolmano tutti i primi capitoli, insegnamenti peripatetici d’un uomo disincantato dalla vita e dalle emozioni.
Il personaggio di Gray è la chiara metamorfosi dell’essere umano, del giovane che diventa uomo, ma allo stesso tempo Narciso, che annega nello specchio della sua eterna bellezza, quasi impossibile da gestire fino al tragico epilogo, dichiarazione desolante della sua impossibilità di distruggere la sua arma a doppio taglio. Il ritratto, dono per parte della vita di Gray, una bellezza mozzafiato da Principe Azzurro che gli consente fama e successo ma allo stesso tempo non lo esime dalle ignobili voci di maldicenze tipiche del folklore.
Dalle molteplici avventure Dorian soccombe all’amore per una mediocre attrice Sybil Vane, forte sentimento ed attrazione che sembrano terminare in un litigio dopo una terribile esibizione della giovane attrice. La morte di Sybil, probabile suicidio d’amore di Giulietta senza il suo Romeo, non turberà più di molto Dorian, forse anestetizzato dal troppo dolore o da un’armatura di indifferenza frutto delle teorie di Henry. Il Principe Azzurro infernalmente inizierà a percorrere uno dopo l’altro tutti i gradi della perversione umana fino ad arrivare al culmine nell’uccisione di Basil, il creatore della tela ed in ultima istanza nel suicidio.
La morte e la vita si intrecciano in questa opera, tra trionfi di bellezza e dolori incurabili. Un quadro narrativo d’un essere sconfitto dal peso della vita che cerca in ogni modo di liberarsi da delle catene che esso stesso si impone, imputandole però a Basil, unico colpevole di non aver mai influito sul suo pensiero. Il pittore è un personaggio martire e colpevole allo stesso tempo, complice nella creazione del soprannaturale ritratto, ma lucido ausilio, inascoltato, per Gray.
Metafora della nostra società il Ritratto di Dorian Gray ha molto da insegnare a chi avrà il piacere e di certo il gusto di leggere e saperlo apprezzare.
[Tags: #storie #libri #oscarewilde #doriangray #books #booksgram #bookinfluencer #letteratura #inghilterra #Italiano #classico #readerforlife #fun #rev #libridaleggere #readbookpost]
Comments