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Immagine del redattoreAbîme de Livres

MADAME BOVARY di GUSTAVE FLAUBERT


La copertina, con il suo intenso ritratto di Emma Bovary, ci proietta immediatamente nel cuore della storia di una donna in cerca di una vita al di là delle apparenze. I suoi occhi, carichi di malinconia e desiderio, sembrano riflettere l'anima tormentata di un'eroina intrappolata tra le convenzioni sociali e i propri sogni irrealizzabili.

SCHEDA TECNICA


•Titolo: Madame Bovary


•Autore: Gustave Flaubert


•Casa editrice: Feltrinelli


CITAZIONE


Citazione dal romanzo

Emma, quanto sei stata dura da digerire, quasi quanto un Humbert Humbert al femminile. Madame Bovary, classico della letterarura e capolavoro di Gustave Flaubert premette di descrivere la storia di vita di Charles Bovary e della sua famiglia, quel nido diviso tra le volontà paterne e le aspirazioni materne. Due caratteri completamente diversi quelli dei genitori, che portano il povero Charles, non molto brillante seppur capace, dopo lunghe e sudate sofferenze a raggiungere la possibilità di praticare la medicina, pur non essendo un medico, in quelle pieghe delle professione di qualche secolo addietro, ormai ben che abolite.


Emma entra nella vita di Charles come una freccia, colpendone il cuore e la mente. Emma è bella, molto bella, ammaliante Venere. Tra i due scoppia l'amore, ma Emma è una donna determinata in cerca di emozioni, insoddisfatta della sua precaria condizione e alla ricerca del modo di elevare la sua condizione a ogni costo.


Una storia che descrive la società del tempo, ma che nel profondo non nasconde le tentazioni insite nella natura umana.

Emma é nel profondo un personaggio vittima dei suoi istinti e delle sue fragilità, che la porteranno sempre più in una spirale senza fondo.


Una trama consigliata a chi cerca un classico senza tempo che sappia raccontare l'esperienza umana. Non mancano le necessità, ovvero quelle di sapersi orientare nel mondo francese dell'Ottocento, nel suo vestiario, nei suoi atteggiamenti e mezzi di trasporto.



Come sempre buona lettura.



Immagine del post lettura, divisorio

EMMA BOVARY E JULIEN SOREL

due facce della stessa medaglia

Tra le pagine di Madame Bovary è impossibile non immedesimarsi nell'Ottocento e nei suoi lati chiaroscurali, un'epoca di grandi rivoluzioni, di nuove possibilità, portate dalla ghigliottina del Direttorio e dalle savie leggi Napoleoniche ma soprattutto un mondo che distrugge le colonne d'Ercole tra la nobiltà e la plebe.

Al centro di entrambe le storie si nota la volontà di migliorare il proprio destino superando le avversità date dalla propria condizione. Madame Bovary s'illude, dopo aver visto lo sfarzo della noblesse di poterne raggiungere lo status, finendo per indebitarsi e soffrendo dell'impossibilità di raggiungere le sue aspirazioni. Julien Sorel d'altro canto cerca la sua elevazione attraverso la doppia possibilità di poter diventare reliogioso o ufficiale militare, ma entrambi i ruoli purtroppo lo portano solo a soffrire, come capita ad Emma, bloccati da un insormontabile ostacolo che all'orizzonte pare appianato ma solo in apparenza, come le illusioni del mare.

Il canto delle sirene di una nuova epoca segnata da nuove possibilità ha illuso entrambi, vittime di una realtà difficile e di sentimenti umani al cui centro si pone l'amore, che per i nostri due protagonisti risulta sentimento negativo, altro che dolce Stilnovo!

Amore come unica possibilità per superare la propria condizione deprecabile, ma altresì condanna e dannazione eterna.

La fine di entrambi è una climax drammatica, punto di non ritorno delle loro difficili esistenze, la fine chi ha ceduto alle tentazioni e ne è caduto vittima, non riuscendo a salvarsi.

Si concludono così le vite di due dei più importanti protagonisti della letteratura francese e con loro parte della nostra storia.



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