ECDISI
•Titolo: Ecdisi
•Autore: Francesco Valli
•Pagine: 74
•Casa editrice: @
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Il poeta ed è doveroso sottolinearlo, Francesco Valli ci accompagna in un viaggio straordinario tra le pagine della sua raccolta poetica.
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Un libro di rime, riflessioni, ricordi e reminiscenze che si fondono in testi finemente curati, con uno schema metrico studiato nei minimi dettagli, encomiabile l'uso delle figure retoriche.
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Un linguaggio aulico, senza mai sfociare nell'opulento, che pone il lettore in contatto con la curiosità d'approfondire la conoscenza di ogni singolo lemma. Una capacità di scrittura elevata che denota grande padronanza della lingua.
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Ho apprezzato questa raccolta di poesie poiché assolutamente unica nel panorama del genere modernista, uno stile molto raffinato, intrigante che apporta sapere al lettore.
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Una poetica che impone un'attenzione particolare e che invita a ragionare, a volte critica, altre introspettiva e sentimentale.
La grande abilità di Francesco Valli è quella di rendere omogenei elementi che singolarmente non lo sono, una capacità rara che Valli conosce e padroneggia con grande destrezza.
Aspettiamo grandi lavori da questo giovane poeta.
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Consiglio questa raccolta poetica a colori che stanno cercando un approccio diverso alla lettura, in cerca di riflessione e ragionamento. Una lettura che si può apprezzare come ottima pausa per chi soffre del blocco del lettore!
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PS. Munitevi di un bel dizionario! Vi sarà utile...
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AUTORE
Francesco Valli è nato a Brescia nel 1997 e vive a Castelcovati (BS). Si è laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano nel 2019.
Durante il primo anno dell’Università inizia a scrivere poesie, partecipando a concorsi letterari e arrivando tra i finalisti dei concorsi: “Il Club dei Poeti” indetto da MontEdit, “Il Tiburtino” (2018 e 2020), “Parole in Fuga” (2018), “Il Federiciano” (2017), “Poesie d’Amore” (2019) indetti da Aletti Editore. I suoi temi più ricorrenti riguardano il rapporto, spesso conflittuale, tra la dimensione, complessa e iridata, dell’interiorità e la dimensione sociale dell’esteriorità. Il metro dei componimenti è primariamente libero, anche se non mancano testi che presentano schemi metrici tradizionali (endecasillabi, ottave e settenari) la cui scelta è dovuta a un’intenzione di recupero e al contempo di rinnovo sperimentale di forme classiche in chiave contemporanea.
(from: Albatros editore)
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