top of page
Immagine del redattoreAbîme de Livres

GIORNATA DELLA MEMORIA



Il #27gennaio è internazionalmente la Giornata della #memoria , una data significativa per riflettere sul più grande orrore che il Novecento ci ha lasciato come testamento dell’odio e della barbarie umana. Descrivere questo giorno sarebbe riduttivo, troppe storie e troppo poco tempo, neppure in un’intera vita potremmo conoscere ognuno delle migliaia, milioni di uomini, donne, bambini, anziani morti per l’unica colpa d’essere diversi dal canone imposto d’una ideologia del terrore fomentata dall’ignoranza e dal lucido credo d’essere migliori di altri esseri umani.

Ogni giorno dovemmo ricordare, eppure releghiamo tutto ad una tantum all’anno, per poi ricadere nei soliti errori e #dimenticanze.

Abbiamo però il compito di non dimenticare, di ricordare e tramandare alle future generazioni il monito e la memoria che tutto ciò non debba più riaccadere.


Per questo motivo ho creato una collezione di libri per #ricordare e #riflettere:





TRAMA DEL LIBRO

"I venti racconti di questa raccolta sono stati scritti fra il 1947 e il 1948 e coprono il periodo che va dalla fine della guerra, quando erano ancora attivi i campi di concentramento nazisti, ai primi anni della Polonia comunista. Non seguono un ordine cronologico perché poco importa che ci siano stati un prima e un dopo: di fatto non ci sono vie di uscita o di salvezza, neppure in prospettiva. A emergere è infatti la sostanziale continuità fra il mondo crudele, spietato, animalesco della guerra, e quello che seguì la Liberazione, con il ritorno a una vita solo in apparenza «normale», in cui si celavano pulsioni, moventi e meccanismi psicologici del tutto analoghi a quelli del lager. Quello di Borowski è insomma un monito a non coltivare facili illusioni e vuote speranze riguardo alla natura umana e alla sua possibilità di riscatto."



 







TRAMA DEL LIBRO

Un racconto emozionante su uno dei periodi più tragici del secolo scorso che invita a non chiudere gli occhi davanti agli orrori di ieri e di oggi, perché “la chiave per comprendere le ragioni del male è l’indifferenza: quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore”.

"La violenza razzista è ormai un fiume senza argini, prodotto di una pazzia collettiva sapientemente alimentata dai seminatori di odio. I giovani devono conoscere quello che è realmente accaduto: è l’unico modo per porre un argine alla violenza presente e futura.” – Liliana Segre

 






TRAMA

From: (Gam editrice)

Nel bresciano, tra il '43 e il '45 era insediata la capitale della RSI: ciò che qui accadde, rappresenta fedelmente l'atteggiamento del risorto fascismo repubblicano nei confronti del problema ebraico, e il quadro di corresponsabilità che emerge è gravissimo. Una vicenda inquietante, che ha visto molti bresciani collaborare a diversi livelli di responsabilità e che nel dopoguerra è stata sepolta sotto una pesante coltre di oblio. Conoscerla è oggi un dovere per chiunque ritenga necessario fare i conti con questo buco nero del nostro passato, affinchè possano rinvigorirsi le basi della convivenza democratica.



 







TRAMA

Otto Adolf Eichmann, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo in aereo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di quindici imputazioni, avendo commesso, "in concorso con altri", crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l'umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista, in particolare durante la Seconda guerra mondiale. Hannah Arendt va a Gerusalemme come inviata del "New Yorker". Assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il giornale sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro al caso Eichmann. Ne nasce un libro scomodo: pone le domande che non avremmo mai voluto porci, dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. Il Male che Eichmann incarna appare alla Arendt "banale", e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori più o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. I macellai di questo secolo non hanno la "grandezza" dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano.

Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso.


 





















 

PAGINE DELLA MEMORIA



Vorrei citare a buon titolo una associazione che ho avuto modo di conoscere e che reputo una delle migliori realtà della memoria sul tema della Shoah a livello italiano, si tratta della associazione #figlidellashoh , vi consiglio di andare sulle loro pagine e conoscere le storie di chi ha dovuto affrontare l'odio umano sulla sua pelle.

Il loro lavoro è vitale per #ricordare in un'epoca che ormai sembra aver dimenticato.




 


Questa è una breve raccolta, sul tema della Shoah è stato scritto molto, vi auguro di trovare il libro più adatto alle vostre letture!

Ricordatevi di non #dimenticare mai, fate conoscere il più possibile perchè le atrocità che portarono allo sterminio di migliaia di vittime innocenti non possano riaccadere.


Questo post è dedicato alla #memoria di tutte le vittime di ogni sterminio, di ogni guerra compiuta in nome dell'odio.




8 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Post: Blog2_Post
bottom of page