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LE POZZANGHERE HANNO PAURA DEL SOLE di Fabio Meranto





CITAZIONE



SCHEDA TECNICA

•Titolo: Le pozzanghere hanno paura del sole

•Autore: Fabio Meranto

•Pagine: 115

•Casa editrice: Bookabook

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Fabio Meranto ci offre in questo libro 10 racconti diversi ma legati dalla stessa passione e dai medesimi sentimenti.

📚

Premetto di aver mangiato con gli occhi le pagine di questo libro, una chicca da non perdere per ogni lettore, soprattutto per intervallare letture d’un certo spessore.

Le storie sono pervase da una visione intima e personale, da una malinconia autunnale tipica del padano e da una tristezza velata, ma anche da sprazzi di luce e amore che rendono la narrazione coinvolgente.

❤️

La brevità dei racconti stimola il lettore a proseguire tra le pagine, lasciandosi appassionare dalla scrittura di Meranto, dolceamaro di emozioni, dove la profondità dei sentimenti si unisce sapientemente a temi concreti e di grande impatto.

📢

La lettura è adatta a un pubblico ampio e variegato, che apprezzerà la velocità e l’immediatezza dell’opera, dai giovani agli anziani!

📖

Il libro ha un formato comodo da portare con sé, anche se quest’opera meriterebbe un’edizione più curata e rilegata.

Ringrazio Eleonora Marsella per il libro.

Vi aspetto sul blog per il post lettura!



Era da tempo, forse dai dodici racconti raminghi, che non leggevo una raccolta di racconti. Immagino che ciò sia dovuto alla mancanza di materia prima in libreria oppure alle esigenze di studi e ricerca.

Dopo mesi di saggi e poca narrativa, ho ritrovato l’ispirazione per riprendere il racconto come genere letterario durante la presentazione della raccolta della scrittrice indoamericana Jhumpa Lahiri “Racconti Romani”, pubblicata da Guanda Editore. Ricercando tra la mia libreria, curioso di potermi riaffacciare a questo tipo di narrazione, ho trovato l’interessante libro di Fabio Meranto inviatomi qualche tempo addietro dall’agente letterario Eleonora Marsella.


Le mie impressioni le ho già espresse nella recensione, ma in questo spazio vorrei approfondire l’emotività di questo libro, veloce quanto profondo, leggero quanto ricco di sentimenti. L’autore ha ancora fiumi di parole da scrivere, come ogni autore d’altro canto, ma la penna di Meranto ha saputo sorprendermi in positivo, facendomi immergere nella narrazione come da tempo non riuscivo a fare.

I racconti sono diversi tra loro anche a livello temporale, ma si uniscono nel creare una voce corale, un’unione emotiva particolare tra ricordi, amori e vita ordinaria che diventa straordinaria attraverso gli incontri e gli avvenimenti che intercorrono tra i personaggi e le situazioni che incontrano sul loro cammino di vita.

Quella “nebbia padana” di cui vi ho accennato è il manto che copre tutti i racconti, una patina di nostalgia mista a malinconia che pervade e unisce le storie raccontate.

“Le pozzanghere hanno paura del sole” è un ottimo libro per potersi rilassare e da gustare con un buon bicchiere di tè, lasciandosi trasportare…



Per quanto concerne il formato del libro, come anticipato potrebbe essere più curata la forma. Naturalmente questa non è facoltà dell’autore ma della casa editrice; il paperback e la grandezza sono ideali per il trasporto ma la qualità della rilegatura, almeno nella copia in mio possesso, è un po’ bassa in confronto al prezzo. Ad ogni modo queste sono sottigliezze; il contenuto è così profondo da travalicare ogni puntigliosa critica d’un amante degli hardcover.



Una piccola riflessione finale legata anche alle parole di Jhumpa Lahiri: il genere del racconto è stato per lungo tempo sottovalutato sia dagli editori che dal pubblico ma negli ultimi anni sta emergendo con sempre più forza nel panorama editoriale. La sua praticità, velocità di narrazione e poliedricità di tematiche sta sempre più contaminando il grigio e austero panorama della letteratura dove per lunghi anni a padroneggiare è stato il romanzo. Il racconto stravolge il concetto di unitarietà in molti casi rendendo la lettura molto più interessante e mostrando nei casi migliori il virtuosismo di stile e registro degli scrittori.


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